Fibromialgia e microcircolo: ruolo degli antiossidanti

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore muscolo scheletrico cronico e diffuso. Spesso il dolore è accompagnato da altri sintomi come affaticamento, disturbi intestinali e alterazioni del sonno e dell’umore, tra i quali ansia e depressione.

Attualmente si stima che il 2-8% della popolazione mondiale sia affetto da fibromialgia. In Italia sono circa 2 milioni le persone affette da fibromialgia. Tale patologia occupa, per frequenza, il 2°-3° posto tra le malattie reumatiche e rappresenta il 12-20% delle diagnosi formulate in ambito ambulatoriale [1]. La diagnosi di fibromialgia è confermata dallo specialista in reumatologia quando il paziente descrive una storia di dolore diffuso su tutto il corpo, per almeno tre mesi. Il dolore è causato dalla pressione digitale in almeno 11 dei 18 punti allogenici, chiamati tender points. Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi approcci diagnostici, tra cui l’analisi di biomarcatori genetici, epigenetici e sierologici [2].

La fisiopatologia della sindrome fibromialgica

Dal punto di vista eziopatologico la fibromialgia presenta ancora aspetti poco chiari e non definiti. La comparsa della fibromialgia può essere associata a fattori scatenanti come traumi fisici o emotivi, sebbene in molti casi questo non sia evidente e accertato. Le donne sono statisticamente più inclini a sviluppare la malattia rispetto agli uomini.

In generale si tratta di un fenomeno di sensibilizzazione del sistema nervoso centrale che comporta la percezione, la trasmissione e l’elaborazione di stimoli dolorosi a livello muscolo-scheletrico. Negli ultimi anni, la patogenesi della fibromialgia è stata collegata anche ad altri fattori, quali fattori infiammatori, immunitari, endocrini, genetici e psicosociali [2].

Il ruolo del microcircolo

Già da circa due decenni è stato ipotizzato un certo grado di coinvolgimento del microcircolo nella sintomatologia dolorosa della fibromialgia. Tuttavia anche di recente alcuni studi clinici [3] hanno individuato delle correlazioni significative tra la temperatura corporea interna, la microcircolazione vascolare periferica (regione palmare sotto al mignolo) e i sintomi nella sindrome fibromialgica (FMS). Nel campione valutato (80 donne affette da FMS) sono state osservate alterazioni della temperatura corporea e del microcircolo periferico rispetto al campione rappresentato da soggetti sani.

La fibromialgia è spesso associata al fenomeno di Raynaud (pron. rainò).

La sindrome, o fenomeno di Raynaud, è un’alterazione della circolazione del sangue che colpisce le estremità degli arti, mani e piedi e occasionalmente naso e orecchie, dopo esposizione al freddo o in risposta ad uno stress emotivo.

In questo fenomeno, i capillari si restringono (vasospasmo) provocando in una prima fase una riduzione del flusso sanguigno e un conseguente cambio di colore delle dita al bianco seguito dalla comparsa di una colorazione bluastra e cianotica per la mancanza di ossigeno. Nella terza fase, il ritorno di una circolazione normale produce un colore rosso accesso e una sensazione di calore o bruciore [4].

Anche se alcuni studi recenti [5] hanno evidenziato delle differenze sostanziali tra la sindrome di rayanud primaria e quella secondaria legata alla FMS (utili ad esempio a fini diagnostici) rimane implicito il ruolo del microcircolo nella sintomatologia.

Trattamento della Fibromialgia

Sfortunatamente, le terapie mediche convenzionali che prendono di mira questa patologia producono benefici limitati. Rimangono in gran parte di natura farmacologica e tendono a trattare gli aspetti sintomatici di vari disturbi riferiti dal paziente.

Le statistiche evidenziano che il 90% delle persone affette da fibromialgia si rivolge anche alla medicina complementare per gestire i propri sintomi [6].

Numerosi studi supportano l’ipotesi che ad esempio dei trattamenti volti a ridurre lo stress ossidativo potrebbero portare benefici sui sintomi della fibromialgia.

La normale fisiologia del microcircolo dipende in larga parte da mediatori secondari come l’ossido nitrico e quindi, dallo stress ossidativo. Secondo alcuni lavori recenti proprio lo stress ossidativo potrebbe svolgere un ruolo critico nella fisiopatologia della sindrome fibromialgica [7]. L’aumento di fenomeni di ossidazione e perossidazione dei lipidi potrebbero essere infatti coinvolti nella sensibilità al dolore. Tra i trattamenti complementari suggeriti troviamo la modifica delle abitudini alimentari e dello stile di vita, passando anche per l’integrazione nutrizionale.

Alimentazione e Integrazione nutrizionale

Come accennato la terapia farmacologica per la fibromialgia è limitata ad aspetti sintomatici e si basa prevalentemente su farmaci antinfiammatori, presentando tuttavia un successo limitato.  

Una recente revisione sistematica ha identificato ventidue studi (18 trial randomizzati e 4 studi di coorte) che hanno valutato 17 diversi interventi nutrizionali [6].

I risultati appaiono particolarmente incoraggianti. Miglioramenti significativi del dolore sono collegati alle diete vegane (vegetariane), alle diete FODMAP [6] e più semplicemente ad una dieta mediterranea [8].

Anche l’integrazione di antiossidanti come coenzima Q10, acetil-carnitina e combinazioni di Vitamine C ed E [6] hanno portato interessanti risultati.  

L’integrazione di antiossidanti sembra produrre benefici sui livelli di dolore percepiti dai pazienti con diagnosi accertata di fibromialgia [7]. È stato evidenziato che l’integrazione di antiossidanti è efficace nel ridurre il dolore. Studi con una durata dell’integrazione di almeno 6 settimane hanno mostrato un beneficio sulla percezione del dolore nell’80% dei pazienti inclusi in questi studi. I benefici mostrati dalle vitamine e dal coenzima Q10 sono risultati particolarmente interessanti [7].

Anche l’integrazione di vitamina D, Magnesio, Ferro e probiotici hanno evidenziato dei risultati promettenti [8].

Conclusioni

Nell’interpretazione di questi studi bisogna tenere presente però alcune importante limitazioni. Spesso si tratta di revisioni sistematiche che presentano un numero di pazienti limitato e disegno degli studi di intervento non omogeneo.

Resta tuttavia da sottolineare l’importanza dell’aspetto nutrizionale come approccio per un significativo miglioramento della qualità della vita in pazienti che soffrono di fibromialgia.

Bibliografia

[1] https://www.reumatologia.it

[2] Siracusa R, Paola RD, Cuzzocrea S, Impellizzeri D. Fibromyalgia: Pathogenesis, Mechanisms, Diagnosis and Treatment Options Update. Int J Mol Sci. 2021 Apr 9;22(8):3891. doi: 10.3390/ijms22083891. PMID: 33918736; PMCID: PMC8068842.

[3] Casas-Barragán A, Molina F, Tapia-Haro RM, García-Ríos MC, Correa-Rodríguez M, Aguilar-Ferrándiz ME. Association of core body temperature and peripheral blood flow of the hands with pain intensity, pressure pain hypersensitivity, central sensitization, and fibromyalgia symptoms. Ther Adv Chronic Dis. 2021 Mar 5;12:2040622321997253. doi: 10.1177/2040622321997253. PMID: 33747428; PMCID: PMC7940732.

[4] https://www.issalute.it

[5] Scolnik M, Vasta B, Hart DJ, Shipley JA, McHugh NJ, Pauling JD. Symptoms of Raynaud’s phenomenon (RP) in fibromyalgia syndrome are similar to those reported in primary RP despite differences in objective assessment of digital microvascular function and morphology. Rheumatol Int. 2016 Oct;36(10):1371-7. doi: 10.1007/s00296-016-3483-6. Epub 2016 May 2. PMID: 27136918; PMCID: PMC5020104.

[4] Assavarittirong C, Samborski W, Grygiel-Górniak B. Oxidative Stress in Fibromyalgia: From Pathology to Treatment. Oxid Med Cell Longev. 2022 Oct 5;2022:1582432. doi: 10.1155/2022/1582432. PMID: 36246401; PMCID: PMC9556195.

[6] Lowry E, Marley J, McVeigh JG, McSorley E, Allsopp P, Kerr D. Dietary Interventions in the Management of Fibromyalgia: A Systematic Review and Best-Evidence Synthesis. Nutrients. 2020 Aug 31;12(9):2664. doi: 10.3390/nu12092664. PMID: 32878326; PMCID: PMC7551150.

[7] Fernández-Araque A, Verde Z, Torres-Ortega C, Sainz-Gil M, Velasco-Gonzalez V, González-Bernal JJ, Mielgo-Ayuso J. Effects of Antioxidants on Pain Perception in Patients with Fibromyalgia-A Systematic Review. J Clin Med. 2022 Apr 27;11(9):2462. doi: 10.3390/jcm11092462. PMID: 35566585; PMCID: PMC9099826.

[8] Pagliai G, Giangrandi I, Dinu M, Sofi F, Colombini B. Nutritional Interventions in the Management of Fibromyalgia Syndrome. Nutrients. 2020 Aug 20;12(9):2525. doi: 10.3390/nu12092525. PMID: 32825400; PMCID: PMC7551285.

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