Disordini estetici del derma : cellulite, linfedema e lipedema

Pelle a buccia d’arancia, edemi, noduli adiposi, dolore, gonfiore e arrossamenti a livello cutaneo sono alcuni dei sintomi più frequenti che molte donne sperimentano e che influenzano l’aspetto fisico e il benessere generale, anche quello psicologico!

Questi sintomi sono in comune a problematiche diverse e comprendere queste differenze è fondamentale per affrontarle in modo efficace. Sebbene possano sembrare simili, infatti, Cellulite, Linfedema e Lipedema sono problematiche distinte per cause, sintomi e trattamenti.

Cellulite, linfedema e lipedema: capire bene le differenze

La Cellulite o panniculopatia edemato-fibrosclerotica secondo la definizione medica, è una condizione caratterizzata dalla presenza di pelle con aspetto a “buccia d’arancia” e noduli sottocutanei palpabili. È causata da alterazioni nel metabolismo del tessuto connettivo sottocutaneo e del microcircolo. Nonostante una forte componente genetica (familiarità) e ormonale, la cellulite è influenzata anche da fattori infiammatori, alimentari e dallo stile di vita.

Il Linfedema è una condizione caratterizzata dall’accumulo di liquidi linfatici nei tessuti, che causa gonfiore, principalmente nelle braccia e nelle gambe. Può essere congenito (primario) o svilupparsi a seguito di danni al sistema linfatico (secondario), spesso a causa di interventi chirurgici, infezioni, o come conseguenza della cellulite, quindi a seguito di processi infiammatori. Il linfedema è una condizione cronica e progressiva e che richiede una gestione a lungo termine.

Lipedema: Si tratta di una condizione caratterizzata da un accumulo anomalo di tessuto adiposo sottocutaneo, prevalentemente nelle gambe e talvolta nelle braccia, e ha decisamente una base infiammatoria. Questo disturbo colpisce principalmente le donne ed è associato a dolore, sensazione di pesantezza e facilità a sviluppare lividi. Come il linfedema è una condizione cronica che richiede una gestione a lungo termine e spesso trattamenti specifici anche chirurgici.

E la ritenzione idrica?

Questo disturbo, noto anche come edema, si verifica quando il corpo trattiene liquidi in eccesso nei tessuti, provocando gonfiore. Può essere causato da una dieta troppo ricca di sodio, disidratazione, squilibri ormonali, alcune condizioni mediche e persino farmaci. La ritenzione idrica ha una base infiammatoria, può coinvolgere il sistema linfatico e quindi sovrapporsi a cellulite e linfedema richiedendo una gestione articolata sullo stile di vita e sulla nutrizione. La ritenzione idrica non ha invece una correlazione diretta con il lipedema quindi i drenanti sono del tutto inutili in questa condizione.

Approccio dietetico e Alimenti funzionali

Nonostante le importanti differenze, un approccio alimentare efficace nella gestione di queste condizioni è decisamente trasversale.

In generale una dieta con un alto carico antiossidante a base di alimenti freschi e non processati, pochissimi zuccheri semplici e un buon apporto grassi buoni può contribuire a migliorare lo stato infiammatorio generale e quindi una mitigazione dei sintomi nei casi più lievi.

Un nutrizionista può aiutare a sviluppare una dieta che supporti il metabolismo dei lipidi, il sistema linfatico e il microcircolo.

in generale possono essere consigliati:

  • Dieta Anti-infiammatoria: La dieta RAD (rari disturbi adiposi), di fatto una mediterranea con pochi alimenti di origine animale, va per la maggiore in caso di lipedema. Anche la chetogenica o una low carb possono essere utili in tutte le altre condizioni.
  • Alimenti Ricchi di Antiossidanti: Frutta e verdura fresche come bacche e verdure a foglia apportano nutrienti che migliorano la salute della pelle e del microcircolo. Questi alimenti riducono sensibilmente anche l’infiammazione sistemica che caratterizza la cellulite, il linfedema e il lipedema.
  • Grassi Sani: Noci, semi e pesce ricco di omega-3 contribuiscono all’elasticità della pelle e la metabolismo lipidico generale.
  • Idratazione: Bere molta acqua per mantenere la pelle idratata può aiutare a contrastare la cellulite e la ritenzione idrica.
  • Ridurre il Sodio: Evitare cibi trasformati e fast food contribuisce a ridurre la ritenzione idrica. Bisognerebbe resistere alla tentazione di togliere il sale dalle verdure!
  • Aumentare il Potassio: Alimenti ricchi di potassio aiutano a bilanciare i livelli di sodio.
  • Benessere intestinale: spesso sottovalutata in ambiti così specifici come gli inestetismi della cellulite la salute intestinale va salvaguardata, non solo a livello del transito, ma anche relativamente al corretto assorbimento dei nutrienti e all’equilibrio della flora intestinale.

L’integrazione nutrizionale nella cellulite

L’integrazione nutrizionale può rivestire un ruolo importante nella gestione della cellulite, della ritenzione idrica e del linfedema.

Un buon approccio è quello di stabilire la rilevanza maggiore tra le componenti fisiologiche coinvolte: il tessuto connettivo, il microcircolo e la circolazione linfatica, oltre che ovviamente il grado di ritenzione idrica eventualmente presente.

Alcuni estratti vegetali utili nella gestione della cellulite del linfedema e della ritenzione idrica.

La centella: assieme all’ananas è la sola altra pianta che presenta il claim salutistico sugli inestetismi della cellulite. La pianta agisce a livello del tessuto connettivo riparando le lesioni fibrotiche tipiche della cellulite e causate da un’eccessiva proliferazione dei fibroblasti in risposta ad un’infiammazione diffusa. A livello del microcircolo ripristina l’equilibrio emodinamico tra i vasi e il connettivo, agendo sulla parete dei vasi e riducendo l’insufficienza venosa.

L’equiseto, un fossile vegetale vivente, è ben noto dall’antichità per la sua azione diuretica ed emostatica. La pianta viene consigliata negli edemi post-traumatici e come coadiuvante nei protocolli dimagranti. L’Equiseto contiene inoltre una buona quantità di silicio organico biodisponibile e di altri minerali utili alla matrice ossea e per la nutrizione profonda del tessuto connettivo in generale.  

Il Meliloto, o trifoglio dolce, è ricchissimo di cumarina, di flavonoidi, di tannini e, come gli altri legumi, di saponine. La pianta ha una lunga tradizione d’uso come flebotonico perché contribuisce a proteggere i vasi sanguigni, a contrastare la permeabilità dei vasi e ad aumentare il tono venoso. Il meliloto promuove anche la circolazione linfatica, aiutando l’organismo a drenare i liquidi in eccesso dalle zone in cui tendono a stagnare ed è a buon diritto l’unica pianta dotata di proprietà linfodrenanti. Il meliloto viene utilizzato con successo anche come coadiuvante nel trattamento delle infezioni alle vie urinarie.

Altri nutrienti utili che possono essere integrati sono ad esempio gli estratti di vite ricchi in polifenoli che nutrono e rinforzano i capillari e gli estratti di olivo. Tra le vitamine ricordiamo la Vitamina C, essenziale per la sintesi del collagene, mentre tra i minerali citiamo il Magnesio (che regola i livelli di sodio e potassio) e il Potassio che bilancia il sodio nell’equilibrio elettrolitico di tutto l’organismo.

Conclusione

Comprendere le differenze tra cellulite, ritenzione idrica e linfedema è essenziale per affrontare queste condizioni in modo efficace. Innanzitutto è consigliabile avere una diagnosi certo da uno specialista. Una combinazione di dieta equilibrata e di integrazione, magari sotto il controllo di un nutrizionista, e un’attività fisica appropriata può migliorare significativamente questi problemi e aiutarti a risolvere gli inestetismi dovuti alla cellulite.

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