
LIPOAID
Integratore alimentare in capsule a base di estratti vegetali di Gymnema, Moringa e Fieno Greco, utili nell’ambito di diete, specialmente quelle ipocaloriche.
La memoria metabolica è un concetto espresso negli anni passati, ripreso per altre vie da studi anche molto recenti che dopo anni conserva secondo noi ancora una validità sorprendente.
Con memoria metabolica si definiscono tutti quei processi molecolari che, influenzando a livello epigenetico il metabolismo cellulare, lasciano una traccia persistente nell’organismo.
Questo concetto è stato elaborato sulla base di alcune osservazioni cliniche, che possiamo riassumere così:
Più tardi i pazienti diabetici cominciavano il trattamento con ipoglicemizzanti più alto restava il rischio di sviluppare comunque nel tempo problematiche cardiovascolari.
Grazie ai nuovi studi apparsi su questi temi appare chiaro che il modello di “memoria metabolica” indotto dal diabete, rappresenti in realtà un modello generale.
Le cattive abitudini alimentari, ma anche tutti i fattori stressogeni ambientali (inquinamento, stress da lavoro, scarso valore nutrizionale di alimenti comunque considerati sani) cui siamo sottoposti, modificano inevitabilmente il metabolismo cellulare. Queste modifiche non sono delle mutazioni, perché non cambiano la qualità dell’informazione genetica, ma si definiscono epigenetiche perché alterano il come e il quando avviene l’espressione genica.
Le cattive abitudini alimentari generano una specie di “vizio di forma” nell’espressione genica, cioè delle risposte alterate che diventano la normalità. A causa di questo, il rischio di sviluppare nel tempo patologie cardiometaboliche se non addirittura il cancro, rimane costante o addirittura cresce.
Ogni qualvolta vi è capitato nell’attività professionale “un fallimento”, potrebbe essere stato per non essere riusciti a infrangere la “memoria metabolica”?
Spesso, anche se si interviene con una dieta equilibrata o con l’attività fisica, a fronte anche di ottimi risultati ad esempio in termini di perdita di peso, questo non è sufficiente a perdere la memoria metabolica.
Indubbiamente la “restrizione calorica”, il digiuno intermittente, la chetogenica, l’attività fisica, la dieta mediterranea modificano epigeneticamente il metabolismo cellulare.
Questo purtroppo, non avviene sempre e non su tutti i soggetti.
Nella maggior parte dei casi, soprattutto nei pazienti più giovani la normalizzazione del peso è un ottimo indizio, ma come spiegato nell’articolo forse, non abbiamo lasciato il lavoro completo.
Nei pazienti adulti, molti anni di squilibri alimentari possono aver generato una memoria metabolica difficile da scalfire con il solo piano alimentare.
In questo ambito l’integrazione nutrizionale rappresenta sicuramente un valore aggiunto ed uno strumento da inserire nell’ambito di un protocollo nutrizionale.
Nell’ambito della prevenzione si può decisamente fare di più. Sopratutto quando si gestiscono pazienti con una lunga storia di diete fallite e sovrappeso o obesità anche lieve.
Se, come noi, ritenete la prevenzione lo strumento più efficace per la salute, valutiamo assieme l’integrazione nutrizionale più adatta ai vostri pazienti.