Rhodiola rosea : alleata del buonumore

La Rhodiola rosea è una bellissima Crassulacea, con una lunga tradizione d’uso in diverse medicine complementari, variamente diffuse nel supercontinente euroasiatico. Anche questa specie è un adattogeno, efficace per aumentare l’attenzione e la resistenza alla fatica. Contribuisce inoltre a prevenire e ridurre lo stress e per lenire i sintomi depressivi.

I costituenti attivi

Il fitocomplesso della Rodiola è costituito da molteplici costituenti inclusi flavonoidi, flavonlignani, proantocianidine e derivati ​​dell’acido gallico.

Le proprietà della Rhodiola rosea sono attribuite in particolare a due sostanze: il salidroside e le rosavine (rosina, rosarina e rosavina). Non a caso i principali estratti standardizzati utilizzati negli studi clinici sono titolati comunemente all’1% in salidroside.

Diversi studi clinici hanno dimostrato che gli estratti di Rodiola sono utili per migliorare le prestazioni mentali, l’attenzione e le funzioni cognitive. Di particolare interesse anche l’azione di sostegno nell’esaurimento fisico, emotivo e mentale nella sindrome da fatica cronica e nel burnout. Queste due condizioni molto simili negli aspetti sintomatici, essendo la seconda tipicamente causata da stress ambientale soprattutto in ambito lavorativo.

Applicazioni della Rodiola

La Rhodiola rosea trova quindi applicazione come antistress, aiutando a recuperare stanchezza fisica e mentale dovuta a periodi faticosi carichi di nervosismo.

Il Salidroside stimola la produzione di serotonina, adrenalina e dopamina, migliorando il tono dell’umore con un effetto antidepressivo.

Agendo sopratutto a livello del sistema simpatico favorisce la sensazione di benessere legata alla serotonina e contrasta l’eccesso di cortisolo prodotto in caso di ansia e stress.

Inoltre agendo sul cortisolo, può essere utile a controllare la fame nervosa e il desiderio compulsivo di zuccheri legati a condizioni di ansia. L’azione sulla dopamina, inoltre, potrebbe contribuire a riattivare i segnali di sazietà, contrastando i comportamenti compulsivi.

Oltre alle proprietà sul SNC, il Salidroside è caratterizzato da una spiccata attività antiossidante che trova riscontro contro l’ossidazione delle LDL e nella prevenzione cardiovascolare. In questo ambiti, tuttavia, i dati clinici sono piuttosto limitati, ma comunque degni di nota.

Le funzioni della Rodiola trovano una spiccata sinergia con la Bacopa che mostra un’azione tonica a livello mentale. Entrambe le specie migliorano memoria e concentrazione grazie all’azione su dopamina e noradrenalina, riduce la fatica mentale e innalza la nostra soglia di attenzione. Inoltre potenzia le funzioni cerebrali in generale, donando maggiore lucidità e rendendo propensi ad agire.

In conclusione

L’estratto di Rhodiola è generalmente considerato sicuro per il consumo umano a dosi che variano tra i 200 e i 300 mg al giorno.

La Rhodiola rosea non ha particolari precauzioni nell’utilizzo, ma è bene evitare il sovradosaggio che può provocare insonnia e irritabilità. L’uso in gravidanza e durante l’allattamento è sempre sconsigliato. In nessun caso andrebbe somministrata nei bambini.

Negli adolescenti e nei casi di patologie importanti (disturbi cardiaci o ipertensione) è sempre bene rivolgersi al medico o a uno specialista.

La Rodiola interferisce con i farmaci antidepressivi, ansiolitici e barbiturici e può aumentarne gli effetti avversi.

Come nel caso dell’Ashwagandha gli integratori a base di Rhodiola possono essere assunti in una sola somministrazione prima di andare a dormire. Alternativamente possono essere assunti in più somministrazioni, prima dei pasti (ad esempio al mattino e al pomeriggio).

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